Tutti noi abbiamo appreso sui banchi di scuola un unico modello calligrafico, con forme ben determinate; tutti abbiamo imparato a rispettare lo spazio sul foglio e a determinarlo con margini e righe; eppure ognuno di noi differenzia la propria scrittura e la personalizza in modo che essa sia unica come un’impronta digitale. La scrittura consiste in realtò in una serie di gesti automatici che, come la sua mimica, il suo parlare, il suo camminare, esprimono tutto il suo essere, i suoi sentimenti e le sue emozioni.
La grafologia consiste nello studio della traccia grafica lasciata su un foglio, che rappresenta il nostro spazio.
La grafia nasce come atto volontario (cosciente, attento) e solo successivamente diventa un atto inconscio: lo scolaro pone inizialmente attenzione alla forma, ma in seguito scrivere diventa un riflesso automatico.
Il sistema nervoso è in grado di apprendere e memorizzare comportamenti ed esperienze passate: l’individuo che scrive non pone più attenzione alla forma (come scrive), ma a ciò che scrive.
Il grafologo deve avere delle solide basi di psicologia, oltre che una profonda conoscenza di se stesso. Solo così, grazie ai metodi di esplorazione dell’inconscio, egli può analizzare il proprio modo di essere e di comportarsi con obiettività e quindi accingersi all’analisi oggettiva dell’altro.
Il primo dovere è dunque l’oggettività. Non dobbiamo mai permettere che entri in gioco il fattore personale: si tratta anzitutto di prendere in considerazione il valore simbolico dei vari segni grafici, poi di interpretarli secondo criteri psicologici.
Ogni individuo è il risultato finale e in continua evoluzione di un elevato numero di fattori biologici(ereditari, socio-culturali, etc) ed esperenziali.
Solo una partedella nostra vita si svela chiaramente e si manifesta alla coscienza.Per questo è importante per il grafologo definire il contattodell’individuo nella società: spesso l’identificazione nella societàimplica la recita di una parte, di un ruolo…
Consiglio prima di continuare…osservate la postura del soggetto preso in esame…poi scopriremo il motivo.