Le strutture portanti di un edificio sono di solito costituite da murature di mattoni o pietre o, a partire dalla fine dell’ottocento, da pilastri in cemento armato. Per legare fra loro mattoni o pietre si usa una malta costituita da sabbia miscelata con calce, cemento o grassello di calce nelle seguenti dosature: sabbia mc. 1 e calce idraulica q.li 3,5 -sabbia mc. 1 e cemento q.li 3,5 – sabbia mc. 0,9 e calce colata mc. 0,5.
La quantità d’acqua necessaria è influenzata da vari fattori quali l’umidità relativa, dalla temperatura dell’aria e dall’umidità della sabbia stessa. Conviene aggiungere acqua lentamente ed a piccole dosi fino a raggiungere la consistenza voluta. Una malta con troppa acqua scivola via dai giunti mente una malta asciutta non assicura una buona presa. In genere ci vuole circa mezzo litro d’acqua per 1 kg di cemento.
Per provare la consistenza si fa un solco nell’impasto con una cazzuola : se i bordi non ricadono e la malta non rimane attaccata alla cazzuola, è pronta per essere usata. Se i bordi crollano c’è troppa acqua e bisogna aggiungere componenti secchi.
Se la malta rimane attaccato alla cazzuola è troppo secca e bisogna aggiungere un po d’acqua. La malta deve essere compatta e stesa uniformemente, i mattoni o le pietre bagnati con acqua e si deve curare con attenzione lo spianamento dei corsi in modo da intasare bene gli spazi tra i mattoni o le pietre. I mattoni o le pietre devono essere disposti a giunti sfalsati.