Per prepararsi alle escursioni estive, l’ideale è non fermarsi mai nemmeno in inverno, ma per chi non ne ha la possibilità ci sono altre soluzioni.
Quando si fa un’escursione in montagna le salite, le discese ed il terreno sconnesso ed impervio, mettono a dura prova la nostra resistenza psico-fisica. Cuore, polmoni, gambe e articolazioni devono funzionare al meglio e ciò richiede tempo, costanza e fatica, soprattutto all’inizio.
Chi non hai mai camminato in montagna e fa una vita sedentaria inizialmente è bene che faccia escursioni che non superino i 300-400 mt di dislivello a ritmo lento e su percorso che non salga bruscamente, per evitare di stancarsi eccessivamente ed avere dolori muscolare alle gambe. È, comunque, fondamentale iniziare molto gradualmente dosando lo sforzo in base al terreno (accidentato, scorrevole, ecc…) e ai cambi di pendenza. Praticare l’escursionismo con regolarità e aumentando progressivamente dislivello e lunghezza permette in una decina di uscite di arrivare a percorrere i “critici” 1000 metri di dislivello in salita senza affaticarsi
Per chi conduce una vita attiva, per mantenere l’allenamento, sarà sufficiente fare un’escursione a settimana o praticare un’attività sportiva con regolarità; mentre per migliorarsi è necessario aumentare gradatamente dislivello e lunghezza.
Se, invece non c’è la possibilità di praticare escursioni, ci si può tenere allenati anche in città frequentando una palestra e facendosi consigliare da un allenatore; altre attività per allenarsi sono la corsa, la bicicletta, ma anche il nuoto può aiutare a rinforzare la muscolatura.
Per ottenere il massimo dall’allenamento bisogna rispettare i tempi di recupero che sono soggettivi e dipendono, oltre che dall’età, anche dalla salute individuale.