Quassù cento milioni di anni fa c’era il mare e miliardi di conchiglie, madrepore e coralli, si fusero a formare il famoso marmo bianco.
Questo ambiente, unico al mondo, è diventato un’importante area protetta, un ambiente naturale fatto da aspre creste calcaree, di pareti ardite e di uno dei più importanti sistemi carsici europei.
In nessun luogo possiamo camminare a contatto di così tante testimonianze lasciate dall’uomo nella secolare attività di estrazione del marmo: antiche cave, sentieri di collegamento e di accesso, e le famose “via di lizza”. Senza dubbio un patrimonio di archeologia marmifera che non ha eguali al mondo.
1° giorno: A Castelnuovo di Garfagnana incontro con la guida e sistemazione in agriturismo.
2°giorno: Dal paese di Orecchiella, raggiungiamo in breve la vetta della Pania di Corfino, una bastionata calcarea che sovrasta l’abitato di Corfino. Con un colpo d’occhio unico, di fronte a noi si staglia netta la catena delle Apuane. Dalla vetta scendiamo all’alpeggio di Campaiana e a Corfino.
3° giorno: Dal Rif. Donegani entriamo nel cuore di marmo delle Apuane. La vallata di Orto di Donna è circondata dalle cime più famose: il Pizzo d’Uccello, il Pisanino, il Cavallo, il Contrario. Vedremo affiancate all’attività di escavazione gli interventi di recupero che il parco sta effettuando sulle antiche cave.
4° giorno: Oggi percorreremo una parte della settecentesca Via Vandelli, la grandiosa opera che collegava Modena con Massa attraverso le Apuane per raggiungere uno sbocco al mare. Il tratto che sale al passo della Tambura conserva ancora oggi il vecchio selciato, tocca il Casone del Ferro, dove si trovano tracce di antiche estrazioni, e ci permette di osservare l’imponente opera che prosegue verso il paese di Resceto.
5° giorno: I fenomeni carsici delle Apuane, dovuti alla natura calcarea della catena hanno creato strutture di incomparabile bellezza. La Grotta del Vento è da considerarsi una sorta di finestra sul mondo sotterraneo. Visitiamo le sue magnifiche sale accompagnati da un esperto. Usciti dalla Grotta ci dirigiamo verso un altro imponente fenomeno erosivo: l’arco del M. Forato.
6° giorno: Oggi saliamo alla Pania della Croce, “la regina delle Apuane”. Questa cima racchiude tutte le principali peculiarità dell’ambiente apuano: il carsismo superficiale, esempi di glacialismo, con endemismi rarissimi, ma soprattutto un ambiente non toccato dalle cave. Qui il marmo è finito. Dalla vetta della Pania il panorama spazia su tutta la valle del Serchio, sul vicino Appennino e sulla Versilia.
7° giorno: La visita della Riserva Naturale dell’ Orrido di Botri parte dalla località Ponte a Gaio, unico accesso al canyon. Il torrente Pelago incassato tra pareti strapiombanti distanti tra loro anche pochi metri, ha creato un ambiente molto particolare e altamente suggestivo. Rientro a Castelnuovo Garfagnana.