Esistono da noi valli che non ho mai visto da nessuna parte. Identiche ai paesaggi di certe vecchie stampe del romanticismo che a vederle si pensava: ma è tutto falso, posti come questo non esistono. Invece esistono con la stessa solitudine, gli stessi inverosimili dirupi, mezzo nascosti da alberi e cespugli. Valli enigmatiche, intime, segrete. Commoventi per le storie che raccontano, per l’aria d’altri secoli, per la solitudine paragonabile a quella dei deserti. In certi punti della valle si direbbe che il tempo si sia fermato a cinquant’anni fa, a un secolo, a tre secoli fa. La natura, voglio dire, prati, piante, strade, case, ha il sapore delle cose antiche”. L’amore che Dino Buzzati provava verso le sue montagne ci lascia questo documento a cui nulla bisogna aggiungere, perché nulla é cambiato.
1° giorno: Ritrovo dei partecipanti, incontro con la guida, sistemazione in agriturismo a Forno di Zoldo.
2° giorno: La Val Pramper è uno degli accessi più dolci e anche uno dei più piacevoli del parco. Attraversiamo ampie e aperte zone di pascolo con le relative casère, ai lati si dispiegano le torri del Pramper-Mezzodì. Notte al Rif. Sommariva.
3° giorno: Oggi seguiamo il tracciato dell’Alta via n°1. Alla forcella del Piazedel il panorama si apre sul versante Agordino, in corrispondenza dell’aspra e arcana conca glaciale dei Van de Zità, l’ambiente è lunare e il panorama sullo Schiara incantevole.
4° giorno: Una giornata di discesa attraverso la Val Vescovà verso la Val Cordevole con bellissime inquadrature sullo Schiara. La discesa continua lungo la silenziosa Val Vescovà sino al letto del Cordevole. La Val Cordevole, merita di essere visitata per la ricchezza di ambienti umidi nascosti nelle forre, dove fiorisce lo spettacolare giglio dorato. Trasferimento al Lago della Stua.
5° giorno: L’altopiano dei Piani Eterni è uno dei luoghi più singolari e preziosi del Parco. È un enorme polje carsico disseminato di doline e inghiottitoi. L’altipiano racchiude una bella conca di pascolo dove sorgono le notevoli architetture delle casère Erera e Brendol come una pregevolissima stalla con una facciata di 25 archi a tutto sesto.
6° giorno: Giornata dedicata all’osservazione della fauna del parco, soprattutto i branchi di camosci. Salita al circo glaciale di Passo Forca ottimo punto panoramico e di osservazione.
7° giorno: Lunga discesa seguendo un tracciato che era l’accesso ai pascoli dell’altipiano dalla valle del Mis. L’itinerario è suggestivo e solitario. Nella valle del Mis l’acqua è protagonista, ha scavato vasche lisce e tonde e forma cascate affascinanti. Trasferimento a Forno di Zoldo.