Gli alberi tra cui scegliere le matricine devono avere le seguenti caratteristiche
– essere sani e vigorosi, con chioma espansa inserita nel piano dominante;
– presentare un rapporto tra altezza e diametro del fusto, misurato a metri1,30 da terra, inferiore ad 80 (alberi poco filati, ben stabili, in grado di resiste-re all’isolamento). Ad esempio un albe-ro alto 15 metri deve avere un diametro del fusto, misurato a metri 1,30 da terra, di almeno 19-20 cm;- appartenere in modo equilibrato alle specie che si vogliono favorire nel bosco. Risulta essere bene favorire quelle che, come le querce (vedi in questo caso la roverella) ed il castagno hanno semi più pesanti o che si disperdono più difficilmente, per facilitarne la disseminazione.
Le matricine vanno contrassegnate con un anello di colore bianco in modo che chiunque stia eseguendo il taglio le possa vedere. Considerato che nel vostro caso il numero di matricine nate da seme è sufficiente, l’utilizzazione prevede il taglio a raso di tutti i polloni, di tutte le vecchie matricine (che hanno un’età doppia di quella dei polloni delle ceppaie riscoppiati dopo l’ultima utilizzazione) e di tutti gli arbusti del sottobosco (abbondanti soprattutto nelle zone di margine e lungo le piste forestali).
Organizzate il cantiere di utilizzazione servendovi della dotazione di macchine ed attrezzature di cui disponete, acquistata con i fondi del Piano di sviluppo rurale e di proprietà in parte
-trattore da 55 HP
-gru a cavo leggera
-canalette da esbosco
-motosega professionale
–spaccalegna
-attrezzi vari per il cantiere di abbattimento
-carro forestale con ruote motrici
-verricello a tamburo
Abbattete i polloni tagliandoli il più possibile vicino alla superficie del terreno, eseguendo dei tagli netti, non slabbrati, leggermente inclinati in modo da favorire lo sgrondo delle acque. Direzionate la loro caduta in modo da facilitare le successive operazioni di sramatura, tenendo solo i tratti di tronco o diramo con diametro in punta superiore a 4-5 cm, sezionatura, depezzatura ed esbosco e ponendo attenzione a non danneggiare le ceppaie e le matricine da rilasciare.
Prima di effettuare l’esbosco accatastate le ramaglie rimaste sulla tagliata, come prescritto dalle PMPF, in modo da favorire le successive operazioni di esbosco, lasciare la superficie del bosco in ordine, favorire la decomposizione della ramaglia stessa, ridurre il rischio di incendi, creare particolari habitat per la fauna selvatica. Dove è possibile asportate interi i polloni sramati dalla tagliata, in fasci dipeso adeguato alla portata della vostra gru a cavo, in modo da ridurre il nume-ro delle operazioni necessarie per estrar-re il legname dal bosco. In questo caso la depezzatura avverrà all’imposto, vale a dire lungo la strada forestale o al margine del bosco, in un luogo a cui potrete successivamente accedere con il trattore e con il carro o con un camion per il definitivo trasporto della legna fuori dal bosco. Nei tratti di bosco più corti potrete utilizzare le canalette da esbosco che vi consentono un veloce e pratico esbosco su distanze inferiori a 200 m, con pendenze minime del 20% ed ottimali del 25-35%.
In questo caso i polloni vanno sramati, sezionati e depezzati direttamente in bosco in tronchetti di 1 metro di lunghezza. All’imposto infine accatastate ordinatamente i tronchetti, realizzando delle lunghe cataste a bordo strada o sul limi-tare del bosco e ricopriteli nella parte ommitale con teli plastici o piastre di copertura tipo onduline. Ciò favorirà da un lato l’inizio dell’essiccazione del legno, dall’altro la sua misurazione e vendita a metro stero, unità di misura riferita a legname regolarmente accatastato, corrispondente ad un ingombro complessivo di 1 metro cubo comprensivo degli interstizi vuoti.
Per preparare della buona legna da ardere ideale sarebbe spaccare a metà già all’imposto, prima di accatastarli, i tronchetti di diametro maggiore in modo da favorire una più rapida perdita dell’acqua.
Nel caso in cui in loco esista un mer-cato che paga bene il legno ridotto in «cip», o «minuzzoli» (piccole scaglie di legno di lunghezza compresa tra 40 e 60 millimetri e spesse circa 10 millimetri), sarà da prendere in considerazione l’eventualità di trasformare l’intera prduzione in legno cippato, asportando lunghi, con l’aiuto del trattore o della gru a cavo, i polloni non sramati e cippandoli all’imposto con gli appositi macchinari.